UNO SGUARDO OLTRE IL NOSTRO ORIZZONTE

La classe 3A di Valmorea nel mese di dicembre ha approfondito i concetti di cittadinanza attiva e di sostenibilità, consapevole che solo con la partecipazione di tutti riusciremo a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Per agire è però necessario conoscere. Gli alunni divisi in gruppi hanno realizzato presentazioni in cui i biomi terrestri sono stati analizzati e descritti in base alle loro caratteristiche (clima, flora, fauna). Hanno poi indagato come la presenza dell'uomo con i suoi comportamenti possa avere influito in passato e come ancora oggi sia in grado di modificare i diversi ecosistemi. 

Con il Goal 15 l'Agenda 2030 raccomanda di "proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell'ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno e fermare la perdita di diversità biologica".

Giacomo, Federico e Simone M. hanno esaminato le foreste pluviali e tropicali, ecosistemi che rivestono un'importanza fondamentale per gli equilibri dell'intero pianeta.

La riduzione delle foreste è una problematica che caratterizza anche le nostre latitudine, come hanno messo bene in evidenza Micaela e Micol, che hanno approfondito la foresta di latifoglie, e Alicia, Desirè e Aurora, che hanno lavorato sulla taiga.

Sarah e Sofia hanno approfondito la savana, Emanuele, Thomas e Lassina i deserti caldi. In questi biomi a causa della desertificazione sempre più terreni perdono la loro naturale capacità di rigenerarsi, diventano inospitali per la maggior parte degli esseri viventi e non sono più in grado di fornire loro cibo e sostentamento.


Gli ambienti delle fasce temperate presentano condizioni climatiche "ideali" che hanno consentito lo sviluppo di insediamenti umani estesi ed estremamente articolati, mettendo a rischio la varietà di piante e animali presenti sulla Terra. Ciò appare evidente nella presentazione di Lorenzo e Simone P., che si sono soffermati sulle problematiche legate alla macchia mediterranea.



Aree sfruttate intensamente dall'uomo sono anche le praterie, come si evince dal lavoro di Valentina e Silvia.


L'aumento delle temperature a livello globale (+1°C rispetto all'inizio del Novecento) ha un impatto significativo e allarmante nelle due più grandi riserve di ghiaccio del pianeta, Artide e Antartide, come spiegano bene Anita e Ginevra.


Gli alunni sono giunti infine alla conclusione che la strada dello sviluppo sostenibile è l'unica via praticabile per evitare di incrementare ulteriormente i danni ambientali. Le azioni da intraprendere per raggiungere gli obiettivi dell'Agenda 2030 riguardano tutti noi, nella consapevolezza che ognuno può e deve dare un contributo nel cammino che porta a uno sviluppo globale e condiviso.

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