Piccoli matematici crescono! Analisi e rappresentazione dei dati della stazione meteo fatta dalle classi prime


Il Progetto CliMate nasce per dare l’opportunità ai nostri studenti non solo di studiare la matematica, ma di fare matematica. A me piace sempre dire ai miei alunni che la matematica si impara facendola: non bisogna spaventarsi davanti a questa elegantissima Signora Matematica, ma interloquire con essa e lasciarsi stupire. 

L’attività che di seguito vi verrà raccontata è partita da una riflessione che le classi hanno fatto, durante le ore di scienze, sul concetto di percezione della temperatura, partendo dalla domanda “In questi mesi ha fatto freddo o caldo?”.

Attraverso una serie di semplici esperimenti realizzati in classe si è reso necessario indagare in modo più oggettivo e scientifico il concetto di temperatura. Così i ragazzi hanno scoperto che la percezione della temperatura non è legata solo alla temperatura, ma anche all’umidità e al vento in una data giornata. 

In ogni classe i ragazzi sono stati divisi in gruppi di 3 persone e avevano come scopo quello di far parlare le lunghe liste di numeri, 741 dati, che la stazione meteo installata a scuola ci ha fornito. L’obiettivo di ogni gruppo è stato quello di realizzare un cartellone che illustrasse l’umidità, la temperatura e la direzione del vento più frequenti in un dato mese dell’anno. I mesi analizzati sono stati ottobre, novembre e dicembre 2023.

Lavorando in gruppo e dovendo comunicare tra loro i ragazzi hanno imparato i primi elementi della statistica descrittiva come il carattere di un’indagine statistica, la frequenza di un dato carattere, il concetto di classi di dati, hanno fatto approssimazioni numeriche dettate dal contesto in cui stavano lavorando e non perché stavano svolgendo un esercizio fine a sé stesso. 

Dopo il lungo lavoro di suddivisione dei dati la seconda parte dell'attività è consistita nel rappresentare in un istogramma ciascuno dei caratteri mensili analizzati: temperatura media, umidità e direzione del vento. Ognuno di loro è stato costretto a riflettere su quale fosse l’unità di misura adatta per farci stare tutti quei dati sul foglio, rendere il grafico leggibile e nello stesso tempo fare un lavoro a regola d’arte. E come fare a rappresentare un bel grafico su un foglio senza quadretti? Come si suol dire la necessità ha aguzzato l’ingegno. 

Ultima, non certo per importanza, è stata l’organizzazione del lavoro: è stato interessante osservare quali strategie abbia messo in campo ogni gruppo per revisionare senza confondersi tutti quei dati, realizzare un lavoro che gruppo per gruppo avesse un filo conduttore, rispettare i tempi e le consegne assegnate e alla fine anche chi non voleva lavorare insieme ha imparato a farlo. 

I ragazzi hanno imparato a rispettare ognuno le proprie tempistiche, ad aiutarsi e a chiedere aiuto e a saper valorizzare le caratteristiche di ognuno. C’è stato chi era più portato ad analizzare i dati, chi a tenere le file dell’organizzazione, chi a occuparsi della parte grafica, chi a scrivere la didascalia finale (foto dei cartelloni)

Al termine del lavoro i ragazzi da soli si sono resi conto della potenza della matematica come strumento di analisi e sintesi di tante informazioni. 

I grafici realizzati dagli studenti di prima saranno nelle prossime lezioni analizzati dai compagni della classe terza i quali, approfondendo alcuni indici statistici più complessi, forniranno in una descrizione più dettagliata. 

 

I grafici realizzati con analisi, metodo, organizzazione e un pizzico di fantasia.
Classe 1b Valmorea e 1d Binago





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